Scopri l'altro lato della Riviera dei Fiori

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Prende forma a Sanremo l’itinerario turistico dedicato alla vita e alle opere di Italo Calvino, ideato per il centenario dalla nascita dello scrittore originario di Sanremo, nato a Cuba il 15 ottobre del 1923.
Per ricordare la memoria del più illustre matuziano, il Comune di Sanremo ha promosso la realizzazione di un “percorso calviniano”, un itinerario storico-turistico composto di 37 tappe, segnalate da pannelli illustrativi che ripercorreranno i luoghi significativi legati alla biografia e alla produzione letteraria di Calvino.
A curare il progetto, oltre all’assessorato alla Cultura di Palazzo Bellevue, sono stati Unige (referenti le professoresse Laura Guglielmi e Veronica Pesce), l’Accademia di Belle Arti (professoresse Francesca Sampietro e Sofia Tonegutti), l’università Sorbona di Parigi (capitale dove Calvino visse 13 anni, referente il professor Christian Del Vento), i licei della nostra provincia, a partire dal Cassini di Sanremo (dove l’autore studiò insieme a Eugenio Scalfari), il Vieusseux di Imperia e l’Aprosio di Ventimiglia, e la Famiglia Sanremasca. Agli esperti di Unige è toccato il compito della ricostruzione storica, mentre all’Accademia la cura della parte grafica.
Il risultato sono una quarantina di pannelli che troveranno spazio in gran parte nel centro urbano di Sanremo e in minor parte nella “campagna”, lungo il percorso che porta alla famosa strada di San Giovanni. Ogni pannello sarà composto da due immagini, una mappa, una citazione di Calvino e un testo.

L’inizio del percorso si troverà in via Magnolie, all’angolo di Corso Cavallotti. Per la tappa numero zero è stata scelta la citazione “Sono nato a Sanremo, sono tanto nato a Sanremo che sono nato in America”, affiancata da una caricatura di Calvino.

19 Settembre 1985 – 19 Settembre 2015

Italo Calvino ha vissuto per 20 anni a Sanremo, in una villa circondata da piante; i suoi primi racconti sono stati scritti qui quando era ancora un ragazzo che apriva gli occhi sul mondo, cercando di sfuggire a quello che lo circondava. Andremo a vedere la Villa Meridiana dove abitò, ci sposteremo poi nella città vecchia, che conosceva benissimo, per arrivare davanti al luogo dove frequentò il liceo e poi alla biblioteca dove scopriremo una bella esposizione di immagini della famiglia Calvino. Termineremo infine con due dei luoghi che Calvino amava di più: il cinema ed il porto.

RITROVO: Davanti alla biblioteca civica in Via Carli alle ore 16
Costo della visita 5 euro
Durata due ore.
Per informazioni tel. al 338 1375423

L’Amministrazione Comunale di San Biagio della Cima ha dato l’ok per attivare un percorso interattivo per lo sviluppo turistico, nell’ambito di un programma di recupero del patrimonio architettonico e cultura, per la tutela, la conservazione e il miglioramento delle opportunità di fruizione dello stesso.

Il Gruppo di Azione Locale “Riviera dei Fiori” ha pubblicato un bando per lo sviluppo e il rinnovamento dei comuni ricadenti nel territorio di competenza, tra i quali è presente il Comune di San Biagio e, l’Amministrazione intendendo accedere ai finanziamenti stanziati, ha individuato nei progetti relativi al “Parco letterario interattivo Francesco Biamonti dal paese al paesaggio” gli interventi più idonei da presentare in relazione al bando.

Qui maggiori informazioni

Ricorrono in questi giorni i novant’anni dalla nascita di Italo Calvino (15 ottobre 1923 a Cuba). Sanremo, la città dove visse gli anni della sua giovinezza, dedica per l’occasione alcune iniziative per celebrare l’evento. Sanremo e Calvino non si sono mai amati veramente (ed infatti sui siti ufficiale della città ad oggi -17 ottobre- non si trova nulla) ma nonostante questo alcuni “intrepidi” politici e funzionari cittadini cercano comunque di ricordare una delle poche anime critiche di Sanremo.

Qui un riepilogo degli eventi:
Scaloblog

Qui due interessanti recenti contributi:
Interculturale
Un articolo del magazine culturale del Times

Tommaso e Matteo Biazaci, pittori quattrocenteschi di Busca, sono rimasti pressochè sconosciuti in patria sino a qualche anno fa quando ci si cominciò ad interessare a loro a seguito della scoperta di un loro quadro trovato a Palazzo Bianco (Genova ).

I Biazaci sono stati pittori predicatori itineranti, rappresentanti di una stagione culturale – la fine del Medioevo – dove l’arte diventa il mass media insostituibile del sapere popolare e dove questo “sapere” consiste nei contenuti della fede e nella conoscenza dei mezzi della salvezza eterna. Sono stati attivi nel basso piemonte e nella liguria di ponente durante la seconda metà del 1400.

Nel ponente possiamo trovare loro affreschi presso il Santuario di Montegrazie (Imperia), S. Bernardino ad Albenga, Diamo Marina (oratorio dell’Annunziata), Diano Castello (oratorio di San bernardino).

E’ da poco uscito il volume a cura di Anna De Floriani e Stefano Manavella “Tommaso e Matteo Biazaci da Busca” (2012), Il libro che costituisce la più aggiornata e completa descrizione dell’opera dei fratelli Biazaci, pittori della fine del 1400, è suddiviso in due parti con una ricca documentazione fotografica.

Acquista on line qui

Dal 27 giugno 2012 al percorso museale permanente di Villa Regina Margherita si affiancherà una mostra dedicata all’arte italiana del secolo scorso riletta attraverso gli occhi e i gusti del collezionismo privato.

La mostra “Sguardi sul Novecento” offre al visitatore un’intensa carrellata di grandi autori che hanno segnato l’arte del XX secolo – De Pisis, Severini, De Chirico, Casorati, Morandi, Fontana, Martini, Rosai, Schifano, Manzù e molti altri – con 55 opere tra gli anni Venti e Sessanta prestate per l’occasione, non solo dalla collezione Terruzzi ma anche da altre, importanti raccolte private italiane.

Il percorso espositivo conduce a riassaporare – grazie anche a una ricca selezione di foto e documenti storici prestati dall’Archivio Il Cavallino di Venezia – il clima e il fervore di quegli anni attraverso le opere di 33 autori che in modo diverso hanno dato voce alle tante anime del secolo.

La corrente del Futurismo è presente con due dei suoi più importanti esponenti, Giacomo Balla e Gino Severini, mentre di De Chirico sono proposti cinque autentici capolavori, che attraversano quasi un trentennio dalla Metafisica al periodo del recupero del mondo classico.

L’altra anima dell’arte italiana del Ventennio e in particolare degli anni Trenta, quella legata al programma “Novecento”, è rievocata con nomi di primo livello come Mario Sironi, Arturo Tosi, Ottone Rosai, Adolf Wildt e Arturo Martini.

La mostra riserva particolare rilievo a due tra le personalità più “intriganti” del panorama artistico del Novecento: Antonio Ligabue – con la carica vitale della sua pittura e il mondo naif dei suoi quadri – e a Renato Guttuso, che colpisce con la potenza del colore e la grande forza espressiva della sua pittura che diventa resistenza, passione etica e denuncia civile.

Ampio spazio è dedicato all’arte dei mitici anni Sessanta: i lavori spazialisti di Crippa, i “décollages” di Mimmo Rotella, la celeberrima serie dei “Tagli” (Attese) di Lucio Fontana, le opere pop di Schifano e Tano Festa.

L’ultima sezione riserva ancora sorprese ed emozioni con alcuni grandi maestri stranieri che furono particolarmente vicini all’esperienza e all’ambiente artistico italiano e fortemente legati in particolare alla Liguria e alla Costa Azzurra: artisti che Annalisa Scarpa – la curatrice della mostra e direttore della Fondazione Terruzzi Villa Regina Margherita – ha sentito la necessità di ricordare in una mostra così intimamente legata, nella sua costruzione, al luogo che la ospita. Jorn, Appel, Lam, Ernst, Brauner, Arman ben pochi sfuggiranno al fascino sottile di questi luoghi, la cui vicinanza con Bordighera ha per villa Margherita un valore che non è solo simbolico, ma anche di forte scambio interculturale.

Vai al sito della fondazione Villa Regina Margherita.

Scarica il depliant della mostra.

La Fondazione Terruzzi – Villa Regina Margherita comunica che per l’anno 2012 è confermata l’apertura di Villa Regina Margherita e dell’annesso Museo dal 4 aprile e al 30 settembre. Per il restante periodo il Museo è aperto per visite guidate  su prenotazione da parte di gruppi organizzati e scolaresche previo contatto telefonico (segreteria 0184. 276111; Omnia 0184.229507; e-mail: gruppi@ftvm.it).
Inoltre, il sabato e la domenica, alle ore 11 e alle ore 15, per i singoli visitatori il Museo offre un servizio di visita guidata collettiva con prenotazione obbligatoria (0184.229507; 338.1375423).

La Fondazione Famiglia Terruzzi Villa Regina Margherita comunica che, dopo la pausa autunnale, il museo riaprirà al pubblico il giorno 2 dicembre con visite guidate, solo su prenotazione da parte di gruppi organizzati e scolaresche previo contatto telefonico. (Segreteria: 0184 276111; Omnia 0184.22.95.07)

Info

A Bordighera tutti i Sabati di Agosto e Settembre, visita guidata alla residenza della Regina Margherita, la villa che lei volle farsi edificare, per eleggere Bordighera a suo domicilio ufficiale.  La regina abitò nella villa per 10 anni e qui morì il 4 gennaio del 1926.

La villa poi fu mantenuta per oltre 80 anni dalla Associazione dei familiari dei caduti di guerra; ceduta nel 2008 alla provincia di Imperia ed al comune di Bordighera, e quindi in collaborazione con la Fondazione Famiglia Terruzzi, che ha provveduto ad un completo restauro per trasformarla in una meravigliosa esposizione di preziosi quadri, porcellane ed arredi, ricreando l’ambiente di una prestigiosa dimora della belle epoque.

La visita sarà l’occasione per conoscere i saloni del piano terra, le esposizioni dei due piani superiori con il grandioso servizio Minghetti, la mostra temporanea dedicata alla regina Margherita ed infine lo splendido panorama che si gode dalla terrazza della villa.

Ritrovo: ore 17,30  all’ingresso della Villa della Regina in via Romana a Bordighera

Quota: 10  Euro a persona ( comprensivo del biglietto d’ingresso)

Per informazioni tel. 0183 290213 oppure 338 1375423

NB: sono possibili visite per gruppi organizzati in date e orari diversi, previa prenotazione

Il Comune  di  Diano Castello in collaborazione con STL RIVIERA DEI FIORI organizza un programma di visite guidate a Diano Castello.

Le passeggiate si tengono ogni sabato pomeriggio dal 4 al 25 giugno 2011.

Si visita il centro storico di Diano Castello, l’antico “Castrum Diani”. L’itinerario guidato è occasione per scoprire l’antico passato del borgo legato ai potenti Marchesi di Clavesana e gli edifici religiosi: la Parrocchiale di San Nicola da Bari, la Chiesa dell’Assunta con il suo ciclo di affreschi e la Chiesa di San Giovanni, un vero gioiello dell’arte e dell’architettura che conserva una splendida capriata lignea quattrocentesca con scene di santi e della vita medievale.

In occasione della visite verranno aperti questi gioielli solitamente chiusi al pubblico.

Ritrovo: davanti alla Chiesa Parrocchiale di Diano Castello alle ore 16

Quota: Euro 5,00 a persona (gratuito per ragazzi sino a 15 anni)

Durata della visita: circa due ore

Si consiglia di indossare scarpe comode
Le visite si svolgono anche in caso di maltempo

Info: 0183/290.213 – 329/98.72.419


 

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