Scopri l'altro lato della Riviera dei Fiori

È UN INCANTEVOLE PICCOLO PAESE
Ospedaletti raccontata con le immagini dell’Archivio Moreschi di Sanremo
a cura di Claudio Porchia
Hotel Firenze
Corso Regina Margherita 97 – Ospedaletti
dal 30 novembre 2012 al 31 gennaio 2013

Proseguendo un’attività espositiva, intensa e di grande successo, l’hotel Firenze ospiterà dal 30 novembre fino al 31 gennaio del prossimo anno un’interessante mostra, dal titolo ‘E’ un incantevole piccolo paese’, definizione usata dalla scrittrice Katherine Mansfield.
Il pubblico potrà ammirare 30 immagini in bianco e nero di Ospedaletti tratte dall’archivio Moreschi di Sanremo. Fotografie molto suggestive e ricche di fascino, che raccontano il passaggio del paese delle rose da piccolo borgo a moderna cittadina a vocazione turistica. Immagini, che vanno dalla seconda metà dell’ottocento al secondo dopoguerra, e che costituiscono un’occasione di riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico e socio-economico.
Le fotografie, unite da un prezioso filo in bianco e nero, documentano il paese prima dell’arrivo della ferrovia, la sua trasformazione in località turistica, la presenza del primo Casinò d’Italia, la nascita della floricoltura e del primo mercato dei fiori, e la mondanità internazionale.

“Una mostra – dichiara il curatore Claudio Porchia – destinata a suscitare curiosità e interesse per la storia del paese nei turisti e nei giovani, che non hanno vissuto i momenti documentati dalle immagini. Ma che, siamo sicuri, non mancherà di richiamare l’attenzione anche dei visitatori più anziani, che sono stati i protagonisti della trasformazione della città”.

Fonte: Scaloblog

 

Dal 27 giugno 2012 al percorso museale permanente di Villa Regina Margherita si affiancherà una mostra dedicata all’arte italiana del secolo scorso riletta attraverso gli occhi e i gusti del collezionismo privato.

La mostra “Sguardi sul Novecento” offre al visitatore un’intensa carrellata di grandi autori che hanno segnato l’arte del XX secolo – De Pisis, Severini, De Chirico, Casorati, Morandi, Fontana, Martini, Rosai, Schifano, Manzù e molti altri – con 55 opere tra gli anni Venti e Sessanta prestate per l’occasione, non solo dalla collezione Terruzzi ma anche da altre, importanti raccolte private italiane.

Il percorso espositivo conduce a riassaporare – grazie anche a una ricca selezione di foto e documenti storici prestati dall’Archivio Il Cavallino di Venezia – il clima e il fervore di quegli anni attraverso le opere di 33 autori che in modo diverso hanno dato voce alle tante anime del secolo.

La corrente del Futurismo è presente con due dei suoi più importanti esponenti, Giacomo Balla e Gino Severini, mentre di De Chirico sono proposti cinque autentici capolavori, che attraversano quasi un trentennio dalla Metafisica al periodo del recupero del mondo classico.

L’altra anima dell’arte italiana del Ventennio e in particolare degli anni Trenta, quella legata al programma “Novecento”, è rievocata con nomi di primo livello come Mario Sironi, Arturo Tosi, Ottone Rosai, Adolf Wildt e Arturo Martini.

La mostra riserva particolare rilievo a due tra le personalità più “intriganti” del panorama artistico del Novecento: Antonio Ligabue – con la carica vitale della sua pittura e il mondo naif dei suoi quadri – e a Renato Guttuso, che colpisce con la potenza del colore e la grande forza espressiva della sua pittura che diventa resistenza, passione etica e denuncia civile.

Ampio spazio è dedicato all’arte dei mitici anni Sessanta: i lavori spazialisti di Crippa, i “décollages” di Mimmo Rotella, la celeberrima serie dei “Tagli” (Attese) di Lucio Fontana, le opere pop di Schifano e Tano Festa.

L’ultima sezione riserva ancora sorprese ed emozioni con alcuni grandi maestri stranieri che furono particolarmente vicini all’esperienza e all’ambiente artistico italiano e fortemente legati in particolare alla Liguria e alla Costa Azzurra: artisti che Annalisa Scarpa – la curatrice della mostra e direttore della Fondazione Terruzzi Villa Regina Margherita – ha sentito la necessità di ricordare in una mostra così intimamente legata, nella sua costruzione, al luogo che la ospita. Jorn, Appel, Lam, Ernst, Brauner, Arman ben pochi sfuggiranno al fascino sottile di questi luoghi, la cui vicinanza con Bordighera ha per villa Margherita un valore che non è solo simbolico, ma anche di forte scambio interculturale.

Vai al sito della fondazione Villa Regina Margherita.

Scarica il depliant della mostra.

Venerdì 2 dicembre, ore 17:00, nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia della Spezia (Via Vittorio Veneto, 2 ) sarà presentato il volume Paesaggio ligure e paesaggi interiori nella poesia di Eugenio Montale (Firenze, Leo S. Olschki, novembre 2011), a cura di Paola Polito e Antonio Zollino, che raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale “Credo non esista nulla di simile al mondo”, tenutosi a Riomaggiore e Monterosso nelle giornate dell’11, 12 e 13 dicembre 2009.

Spiegano i curatori nella Nota introduttiva al volume:

“Che la geografia del paesaggio montaliano sia stata, in passato e fino ad oggi, sondata con discreta cura dal punto di vista ermeneutico è dato ovvio: e tuttavia ciò non esclude che il tema possa ancora rivelarsi degno di interesse e foriero di interessanti letture innovative. Ma tornando ad occuparci del paesaggio montaliano abbiamo voluto aprire anzitutto uno spazio di discussione e di confronto fra studiosi assai differenti fra loro per formazione, provenienza e aree disciplinari e anche fra montalisti di chiara fama e critici che solo occasionalmente si sono occupati di Montale, senza pretendere di imporre una linea o una tesi di fondo precostituita. Ognuno, così, ci ha parlato liberamente del suo Montale, che magari ha poi potuto arricchire quello altrui: e partendo dal paesaggio, a volte, si è finito per parlare di cose anche molto diverse ma significative di una diversa esplorazione del paesaggio montaliano, considerato infine come un luogo dell’anima e quindi come referente onnicomprensivo di un mondo interiore unico e variegato. Al di là dell’argomento specifico, insomma, speriamo di aver offerto, a nostra volta, un panorama adeguato allo stato dei lavori – peraltro in perenne evoluzione – su un poeta che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia, non solo letteraria, del nostro paese e della nostra terra.”

Il libro, organizzato in tre sezioni (Il paesaggio ligure nella poesia montaliana; Paesaggi, figure, traduzioni, incontri; Approcci multidisciplinari al paesaggio montaliano), contiene saggi di Giuseppe Traina (Ragusa), Stefano Verdino (Genova), Antonio Zollino (Pisa – Milano), Francesca Del Santo (La Spezia), Christine Ott (Marburg – Harvard – Frankfurt), Paola Polito (Copenaghen-La Spezia), Hanne Jansen (Copenaghen), Nicholas Patruno (Bryn Mawr PA, USA), George Talbot (Hull, U.K.), Angelo Tonelli (Lerici, SP), Isabella Tedesco Vergano (La Spezia), Carlo Da Pozzo (Pisa), Luisa Rossi (Parma), Giorgio Bárberi Squarotti (Torino), Milva Maria Cappellini (Firenze), Matteo Meschiari (Palermo-Modena), Francesca Nassi (Pisa), Vinicio Pacca (Pisa), Giuseppe Papponetti (Sulmona-Pescara).

La pubblicazione è stata patrocinata da: Provincia della Spezia, Parco Nazionale della Cinque Terre, CARISPEZIA-Crédit Agricole, E. LECLERC-CONAD, Comune della Spezia, Associazione FCL, Progetto Fondazione Nuova Eleusis

Villa Regina Margherita, sulla via Romana a Boridghera, simbolo della Belle Époque e dimora di Casa Savoia, diventerà un museo. Ospiterà in modo permanente un migliaio di opere d’arte di prestigio internazionale, e accoglierà anche eventi temporanei.

Ad arricchire la collezione, che vede, tra gli altri, nomi come Luca Giordano,  Paolo De Matteis, Alessandro Magnasco, Gioacchino Assereto, Oreste e Gregorio De Ferrari, ci sono gli arredi italiani e stranieri, le arti decorative, e una preziosa raccolta di porcellane orientali.

Il restauro della villa ha visto in prima fila la Provincia di Imperia e la Fondazione Famiglia Terruzzi, ente che raccoglie le opere acquistate negli anni dall’industriale, scomparso nel 2009, e si tratta di un’attrazione di eccezionale valenza destinata a sviluppare il turismo culturale.

L’inaugurazione è prevista per il prossimo 20/21 maggio 2011.

È stata inaugurata, nel Palazzo Ducale di Genova, la mostra “Mediterraneo: da Courbet a Monet a Matisse”, che si potrà visitare sino all’1 di maggio 2011. L’esposizione resterà aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19, il sabato e domenica dalle 9 alle 20 (chiuso il 24, 25 e 31 dicembre, l’1 gennaio apertura dalle 10 alle 20). Il biglietto d’ingresso costa 10 euro (ridotto a 8 per studenti universitari , ultra 65enni, iscritti Tci? ridotto a 6 per minorenni e scolaresche? gratis per i bambini sino a 5 anni). Leggi

Nell’ambito del progetto di promozione turistica “Ville e Giardini di Riviera“, la cooperativa STRADE propone, per l’estate 2010, la visita guidata di Villa Garnier a Bordighera ed al suo Parco giardino.

Le visite si tengono per tutto il mese a luglio e ad agosto (dal 2 luglio al 27 agosto)  il venerdì con due appuntamenti, alle 17 ed alle 21.

La Villa si trova a picco sul mare poco distante dalla chiesa di Sant’Ampelio. Realizzata nell’ottocento dall’architetto Charles Garnier, famoso progettista dell’Opéra di Parigi e del Casinò di Montecarlo (oltre che della scuola elementare di Bordighera ora sede del municipiao). Oltre all’interessante parco, ricco di palme ed esemplari esotici, al piano terra della villa si visitano la sala da pranzo, il salottino e la “gabbia dei leoni”. Dalla terrazza panoramica si gode di un’incantevole vista sul mare luccicante sotto la luna.

La visita alla Villa è l’occasione di conoscere anche il centro storico di Bordighera che si trova arroccato sulla collina poco distante.  Circondato da mura ha l’architettura tipica dei borghi fortificati. Al suo interno è picevole perdersi per una sosta in uno dei numerosi locali che propongono un’ottima cucina locale.

Bordighera, durante l’inverno 2009/2010 sarà interessata dalla presenza a Genova della Mostra “Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse” (Palazzo Ducale dal 27 novembre 2010 al I maggio 2011). Infatti l’antico paese di pescatori fu scelto da Claude Monet per un soggiorno che lo portò a scoprire il fascino dei colori e della luce del mediterraneo.

ORARIO: alle ore 17 e alle 21 davanti a Villa Garnier – (Via Garnier 11 – Bordighera)
DURATA: un’ora e mezza circa
COSTO: Euro 5,00 a persona (gratuita per bambini fino a 15 anni)
PARCHEGGIO:  sulla Spianata del Capo davanti al centro storico
NON SERVE PRENOTARE

Info:  Liguria da Scoprire – 0183/290.213 – 329/98.72.419

Inizia  mercoledì 28 aprile 2010 alle 17.30 presso l’ex Chiesa Anglicana di Bordighera il percorso che porta alla mostra “Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse” che si terrà a Genova, presso Palazzo Ducale dal 27 novembre 2010 al I maggio 2011.

Per l’occasione il curatore della mostra Marco Goldin racconterà le opere che saranno esposte in mostra a Genova.

Dopo oltre 10 anni dall’esposizione dei quadri di luce di Monet, curati da Silvia Alborno, Bordighera torna ad essere coinvolta in un evento dedicato al grande pittore impressionista francese che visitò l’allora piccolo borgo di pescatori nel 1884.

La mostra sarà l’occasione per conoscere i luoghi visitati da Monet a Bordighera durante il suo primo soggiorno nel mediterraneo.

La cooperativa STRADE – Liguria da Scoprire sta predisponendo, in collaborazione con il Comune di Bordighera e la fondazione Pompeo Mariani, un programma di visite guidate e passeggiate.

Scarica qui il quaderno della mostra.

Per saperne di più sulla mostra vai al sito ufficiale.

Per conoscere gli itinerari legati a Monet a Bordighera vai qui.

La locatione della mostra a Palazzo Ducale.

Il libro dedicato alla presenza di Monet a Borighera qui e qui.

Per rimanere in contatto e conoscere le iniziative scrivi qui

Sabato 13 febbraio 2010, dalla collaborazione fra la Cooperativa STRADE e Sole Liguria s.a.s. nasce uno splendido itinerario dedicato a uno fra i più illustri cittadini di Sanremo: Italo Calvino. I suoi libri sono tradotti e letti in tutto il mondo ed è annoverato fra i classici del secolo appena trascorso. La città in cui è cresciuto è stata per lui una preziosa fonte di ispirazione. Per questo dopo il successo delle visite guidate a piedi effettuate la scorsa estate si è deciso di proporre un appuntamento fisso ogni secondo sabato del mese. Unendo le forze e grazie all’uso di questo originale e colorato mezzo di trasporto il percorso è stato ampliato e sarà possibile raggiungere facilmente i luoghi più belli, significativi ed evocativi della città di Sanremo in una piacevole e facile visita guidata. Attraverso il racconto della guida, accompagnati dalla lettura di brani tratti dai testi di Italo Calvino, si potrà scoprire la Sanremo inedita e curiosa, che si trova a pochi passi dal mare, nascosta dietro le luci del casinò e del festival. Un’occasione per sorridere ed emozionarsi immersi nei luoghi e nelle atmosfere del Barone Rampante, del Sentiero dei nidi di ragno, e di tanti altri racconti che lo scrittore ha ambientato nella sua Sanremo. Si partirà con il trenino cittadino alla volta della Madonna della Costa passando davanti al porto, ai bagni Morgana, alla casa dove ha trascorso l’infanzia. A piedi si attraverserà la Pigna, il cuore antico della città, sulle tracce di Pin il protagonista del primo libro. Poi la vecchia sede del Liceo Classico Cassini dove ha studiato insieme al compagno di banco Eugenio Scalfari ed infine in trenino la via dei cinema, che con le loro luci tanto lo attirarono da ragazzo.

DURATA: due ore circa

QUOTA: 10 euro a persona, minori 8 euro (comprende il trenino e la visita guidata)

RITROVO: ore 15,30 a Sanremo davanti ufficio IAT (ufficio accoglienza turistica)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: Sonia Mureddu 333 8040328 e

Cooperativa STRADE Liguria da Scoprire 0183 290213

L’itinerario si svolge in trenino e a piedi

massimo 25 partecipanti

Si chiama Frontiere – Biamonti il nuovo premio letterario internazionale diretto da Giuseppe Conte e dedicato alla figura di Francesco Biamonti. Una ricca serie di eventi legati al premio si terranno dal 29 e al 31 gennaio.

Il 29 Antonio Tabucchi incontrerà il pubblico al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale di Sanremo, intervistato, tra gli altri, da Antonio Gnoli e Mario Baudino. L’incontro, condotto da Claudia Claudiano, termina con letture di Ugo Dighero. La cerimonia di consegna si terrà sabato 30 gennaio a Villa Nobel e sarà preceduta da un’introduzione al Premio fatta da Giuseppe Conte e dagli interventi di Jesper Svenbro e Giorgio Ficara sul tema ‘letteratura e frontiere’. Durante la cerimonia, alla quale partecipano Luigi Surdich, Giuseppe Sertoli e Stefano Verdino, Luisella Berrino ricorderà la figura di Nico Orengo.

Il 31 gennaio, a San Biagio alla Cima, verrà consegnato a Marino Magliani il Premio Frontiere – Biamonti, Pagine sulla Liguria: vince per il romanzo La tana degli alberibelli (Longanesi, 2009) ambientato in Liguria nelle terre di Ponente. Interviene Giorgio Bertone.

Francesco Biamonti (San Biagio alla Cima, 1928 – 2001), lo scrittore indimenticabile che ha fatto della Liguria di Ponente il luogo della sua vita e della sua scrittura. Quello della frontiera, tema che attraversa i romanzi di Biamonti, è anche un tema connaturato al territorio ligure, aperto al mare e confinante con la Francia, e alla cultura ligure, che ha da sempre una vocazione al viaggio, alla scoperta, al cosmopolitismo e all’apertura verso il mondo.

Il premio, è promosso dalla Fondazione per la Cultura e lo Spettacolo della Regione Liguria, con il contributo di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Sanremo e Comune di San Biagio della Cima.

Il vincitore di questa prima edizione del Premio Frontiere – Biamonti è Antonio Tabucchi, scrittore di fama internazionale che con la sua ultima raccolta di racconti Il tempo invecchia in fretta (Feltrinelli, 2009) ha di nuovo conquistato la comunità dei lettori. Tabucchi rappresenta al massimo livello lo scrittore di frontiera, avendo scelto il Portogallo come città elettiva: il suo lavoro su Pessoa ha aperto per l’Italia una finestra sulla cultura di quel paese. Antonio Tabucchi è non solo esegeta e traduttore del grande autore portoghese, ma in portoghese ha scritto uno dei suoi più importanti romanzi, Requiem, spingendo fin dentro la propria scrittura l’esperienza più profonda della frontiera.


 

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