Scopri l'altro lato della Riviera dei Fiori

È UN INCANTEVOLE PICCOLO PAESE
Ospedaletti raccontata con le immagini dell’Archivio Moreschi di Sanremo
a cura di Claudio Porchia
Hotel Firenze
Corso Regina Margherita 97 – Ospedaletti
dal 30 novembre 2012 al 31 gennaio 2013

Proseguendo un’attività espositiva, intensa e di grande successo, l’hotel Firenze ospiterà dal 30 novembre fino al 31 gennaio del prossimo anno un’interessante mostra, dal titolo ‘E’ un incantevole piccolo paese’, definizione usata dalla scrittrice Katherine Mansfield.
Il pubblico potrà ammirare 30 immagini in bianco e nero di Ospedaletti tratte dall’archivio Moreschi di Sanremo. Fotografie molto suggestive e ricche di fascino, che raccontano il passaggio del paese delle rose da piccolo borgo a moderna cittadina a vocazione turistica. Immagini, che vanno dalla seconda metà dell’ottocento al secondo dopoguerra, e che costituiscono un’occasione di riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico e socio-economico.
Le fotografie, unite da un prezioso filo in bianco e nero, documentano il paese prima dell’arrivo della ferrovia, la sua trasformazione in località turistica, la presenza del primo Casinò d’Italia, la nascita della floricoltura e del primo mercato dei fiori, e la mondanità internazionale.

“Una mostra – dichiara il curatore Claudio Porchia – destinata a suscitare curiosità e interesse per la storia del paese nei turisti e nei giovani, che non hanno vissuto i momenti documentati dalle immagini. Ma che, siamo sicuri, non mancherà di richiamare l’attenzione anche dei visitatori più anziani, che sono stati i protagonisti della trasformazione della città”.

Fonte: Scaloblog

 

Venerdì 2 dicembre, ore 17:00, nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia della Spezia (Via Vittorio Veneto, 2 ) sarà presentato il volume Paesaggio ligure e paesaggi interiori nella poesia di Eugenio Montale (Firenze, Leo S. Olschki, novembre 2011), a cura di Paola Polito e Antonio Zollino, che raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale “Credo non esista nulla di simile al mondo”, tenutosi a Riomaggiore e Monterosso nelle giornate dell’11, 12 e 13 dicembre 2009.

Spiegano i curatori nella Nota introduttiva al volume:

“Che la geografia del paesaggio montaliano sia stata, in passato e fino ad oggi, sondata con discreta cura dal punto di vista ermeneutico è dato ovvio: e tuttavia ciò non esclude che il tema possa ancora rivelarsi degno di interesse e foriero di interessanti letture innovative. Ma tornando ad occuparci del paesaggio montaliano abbiamo voluto aprire anzitutto uno spazio di discussione e di confronto fra studiosi assai differenti fra loro per formazione, provenienza e aree disciplinari e anche fra montalisti di chiara fama e critici che solo occasionalmente si sono occupati di Montale, senza pretendere di imporre una linea o una tesi di fondo precostituita. Ognuno, così, ci ha parlato liberamente del suo Montale, che magari ha poi potuto arricchire quello altrui: e partendo dal paesaggio, a volte, si è finito per parlare di cose anche molto diverse ma significative di una diversa esplorazione del paesaggio montaliano, considerato infine come un luogo dell’anima e quindi come referente onnicomprensivo di un mondo interiore unico e variegato. Al di là dell’argomento specifico, insomma, speriamo di aver offerto, a nostra volta, un panorama adeguato allo stato dei lavori – peraltro in perenne evoluzione – su un poeta che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia, non solo letteraria, del nostro paese e della nostra terra.”

Il libro, organizzato in tre sezioni (Il paesaggio ligure nella poesia montaliana; Paesaggi, figure, traduzioni, incontri; Approcci multidisciplinari al paesaggio montaliano), contiene saggi di Giuseppe Traina (Ragusa), Stefano Verdino (Genova), Antonio Zollino (Pisa – Milano), Francesca Del Santo (La Spezia), Christine Ott (Marburg – Harvard – Frankfurt), Paola Polito (Copenaghen-La Spezia), Hanne Jansen (Copenaghen), Nicholas Patruno (Bryn Mawr PA, USA), George Talbot (Hull, U.K.), Angelo Tonelli (Lerici, SP), Isabella Tedesco Vergano (La Spezia), Carlo Da Pozzo (Pisa), Luisa Rossi (Parma), Giorgio Bárberi Squarotti (Torino), Milva Maria Cappellini (Firenze), Matteo Meschiari (Palermo-Modena), Francesca Nassi (Pisa), Vinicio Pacca (Pisa), Giuseppe Papponetti (Sulmona-Pescara).

La pubblicazione è stata patrocinata da: Provincia della Spezia, Parco Nazionale della Cinque Terre, CARISPEZIA-Crédit Agricole, E. LECLERC-CONAD, Comune della Spezia, Associazione FCL, Progetto Fondazione Nuova Eleusis

Villa Regina Margherita, sulla via Romana a Boridghera, simbolo della Belle Époque e dimora di Casa Savoia, diventerà un museo. Ospiterà in modo permanente un migliaio di opere d’arte di prestigio internazionale, e accoglierà anche eventi temporanei.

Ad arricchire la collezione, che vede, tra gli altri, nomi come Luca Giordano,  Paolo De Matteis, Alessandro Magnasco, Gioacchino Assereto, Oreste e Gregorio De Ferrari, ci sono gli arredi italiani e stranieri, le arti decorative, e una preziosa raccolta di porcellane orientali.

Il restauro della villa ha visto in prima fila la Provincia di Imperia e la Fondazione Famiglia Terruzzi, ente che raccoglie le opere acquistate negli anni dall’industriale, scomparso nel 2009, e si tratta di un’attrazione di eccezionale valenza destinata a sviluppare il turismo culturale.

L’inaugurazione è prevista per il prossimo 20/21 maggio 2011.

Si terrà Venerdì 2 aprile alle 17.30 presso il ristorante “Il Melograno” in Via Montà 1 a Sanremo l’incontro con LIBERESO GUGLIELMI sul tema mangiare il giardino, conduce  Claudio Porchia.
Alle 19.00 aperitivo a tema.  L’ingresso è libero.

La giornata avrà una appendice golosa alle 20.30 quando sarà possibile gustare un menù con alcune ricette ispirate alla lezione di Libereso e realizzate dall Chef Sergio Sartor ( Prenotazione obbligatoria telefonando al 0184/502448)

Mangiare piante e fiori per l’eterna giovinezza è il segreto di Libereso Guglielmi,“Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta“.

Si tratta del secondo libro che la casa editrice Socialmente dedica al famoso giardiniere di Calvino, dopo quello pubblicato ad inizio anno, dal titolo “Oltre il giardino: le ricette di Libereso”, curato sempre da Claudio Porchia.
All’interno del nuovo volume sono riportate due lezioni che Libereso ha tenuto nel mese di aprile sul tema delle erbe spontanee commestibili. La prima a Bologna in occasione del “Cosmoprof”, la fiera internazionale della cosmesi e profumeria; la seconda a Casalecchhio sul Reno (BO) nello splendido parco di Villa Telon.

L’ elisir di lunga vita? Mangiare fiori e piante spontanee: il glicine, ad esempio, è ideale nell’ insalata, mentre il sambuco è buono fritto” questo uno dei segreti di Libereso, che aggiunge: “Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta“.

Un libro particolare, a cominciare dai numerosi riferimenti alle erbe spontanee ed ai preziosi consigli su come curarsi con le erbe; una lettura che si rivela interessante a più livelli, come sempre accade quando si ha la ventura di incontrare Libereso: da un lato il semplice piacere della scoperta della possibilità di utilizzare erbe che crescono spontaneamente e dall’altro la conoscenza del loro uso medicinale perduto nel corso tempo, nel passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale.

La riscoperta della biodiversità presente nelle nostre campagne, con molti riferimenti botanici, semplici e di facile lettura, rendono il libro adatto ad una diffusione nelle scuole, cui Libereso propone di realizzare un “giardino dei semplici” ed introdurre la “fitoalimurgia”, cioè la conoscenza delle erbe spontanee a fini alimentari, fra le materie di insegnamento.

Nella parte finale del libro sono contenuti alcuni disegni a colori, selezionati fra quelli realizzati in occasione del libro con le ricette. Disegni con personaggi curiosi e ironici, immersi in attività culinarie e circondati da fiori, alberi, piante. Personaggi simpatici e dotati tutti di un gran naso e sempre sorridenti, che testimoniano l’influenza del maestro Antonio Rubino, che era vicino di casa di Libereso.

Un libro con una copertina e rilegatura elegante che rappresenta anche un’ottima occasione per un regalo.

Scheda libro
MANGIARE IL GIARDINO La lezione di Libereso Guglielmi
a cura di Oscar Marchisio e Claudio Porchia
formato: 15 x 15 cm
pagine: 120
prezzo: 15 €
anno prima edizione: Novembre 2009
codice ISBN: 978-88-95265-32-2
collana: FUORI / LUOGO – Pocket

Si chiama Frontiere – Biamonti il nuovo premio letterario internazionale diretto da Giuseppe Conte e dedicato alla figura di Francesco Biamonti. Una ricca serie di eventi legati al premio si terranno dal 29 e al 31 gennaio.

Il 29 Antonio Tabucchi incontrerà il pubblico al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale di Sanremo, intervistato, tra gli altri, da Antonio Gnoli e Mario Baudino. L’incontro, condotto da Claudia Claudiano, termina con letture di Ugo Dighero. La cerimonia di consegna si terrà sabato 30 gennaio a Villa Nobel e sarà preceduta da un’introduzione al Premio fatta da Giuseppe Conte e dagli interventi di Jesper Svenbro e Giorgio Ficara sul tema ‘letteratura e frontiere’. Durante la cerimonia, alla quale partecipano Luigi Surdich, Giuseppe Sertoli e Stefano Verdino, Luisella Berrino ricorderà la figura di Nico Orengo.

Il 31 gennaio, a San Biagio alla Cima, verrà consegnato a Marino Magliani il Premio Frontiere – Biamonti, Pagine sulla Liguria: vince per il romanzo La tana degli alberibelli (Longanesi, 2009) ambientato in Liguria nelle terre di Ponente. Interviene Giorgio Bertone.

Francesco Biamonti (San Biagio alla Cima, 1928 – 2001), lo scrittore indimenticabile che ha fatto della Liguria di Ponente il luogo della sua vita e della sua scrittura. Quello della frontiera, tema che attraversa i romanzi di Biamonti, è anche un tema connaturato al territorio ligure, aperto al mare e confinante con la Francia, e alla cultura ligure, che ha da sempre una vocazione al viaggio, alla scoperta, al cosmopolitismo e all’apertura verso il mondo.

Il premio, è promosso dalla Fondazione per la Cultura e lo Spettacolo della Regione Liguria, con il contributo di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Sanremo e Comune di San Biagio della Cima.

Il vincitore di questa prima edizione del Premio Frontiere – Biamonti è Antonio Tabucchi, scrittore di fama internazionale che con la sua ultima raccolta di racconti Il tempo invecchia in fretta (Feltrinelli, 2009) ha di nuovo conquistato la comunità dei lettori. Tabucchi rappresenta al massimo livello lo scrittore di frontiera, avendo scelto il Portogallo come città elettiva: il suo lavoro su Pessoa ha aperto per l’Italia una finestra sulla cultura di quel paese. Antonio Tabucchi è non solo esegeta e traduttore del grande autore portoghese, ma in portoghese ha scritto uno dei suoi più importanti romanzi, Requiem, spingendo fin dentro la propria scrittura l’esperienza più profonda della frontiera.


 

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